Cucine del Castello di Carini
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Gentile visitatore, Una scaletta ti conduce adesso verso le cucine.
Stai attento ai gradini!
Benvenuto nel centro laborioso del Castello. Le sue Cucine.
Restano oggi visibili, i due grandi lavatoi, posti sotto un vano scala e i vani di alcune zone di cottura, rintracciabili dalla presenza di canne fumarie, su cui venivano messi a cucinare gli arrosti, le paste ripiene, le torte, i pasticci in crosta, e gli animali "come vivi" (ricomposti e rivestiti del loro piumaggio) decorati con oro o ricoperti di colori.
In queste stanze, ogni giorno, gli addetti al servizio erano intenti a preparare per il Barone, La Baronessa e i principi.
Veri e propri professionisti della tavola, e nella gerarchia il cuoco (spesso di umili origini), veniva dopo il trinciante, il bottigliere, lo scalco, cariche rivestite di solito da persone di estrazione sociale elevata. Il cuoco doveva realizzare al meglio le ricette che gli venivano ordinate, conformandosi ai gusti del padrone o dei suoi ospiti illustri, ed alla regola che privilegiava tutto ciò che era raro e costoso, in nome del fasto e del lusso che contraddistinguevano la tavola del Barone. Per gli allestimenti dei banchetti ci si avvaleva della collaborazione di artisti e artigiani tra i più noti dell'epoca, che trasformavano il pasto in una vera e propria messinscena teatrale.
In questa sala puoi ammirare, alcune foto provenienti dalla vicina Grotta dei Carburangeli, che ti invito a visitare contattando la sezione Legambiente di Carini.
Ti invito adesso a proseguire la tua visita, salendo attraverso la scaletta posta alla fine delle stanze delle cucine, e raggiungere gli ambienti di soggiorno del Castello.