Bastione del Castello di Carini
AUDIO GUIDA (scegli la tua lingua)
Gentile visitatore
Attraversando il piccolo corridoio, puoi notare alla tua destra i diversi strati di edificazione del Castello. Sotto le coperture è visibile il muro perimetrale della originale costruzione del Castello effettuato verso la prima metà del dodicesimo secolo probabilmente da Rodolfo Bonello.
Raggiungi il parapetto del Bastione.
Da qui si domina tutta la pianura di Carini. Da questo punto si può ammirare alla destra l’ex convento dei frati francescani, da cui secondo la leggenda il frate confessore, tale Antonio del Bosco, spiando giornalmente i movimenti di Ludovico Vernagallo attorno al Castello, informò il Padre Don Cesare Lanza, dell’adulterio della figlia Laura.
Il punto strategico di vedetta del bastione abbraccia con lo sguardo l’intero panorama che dall’isola delle Femmine, posta in fondo a destra, raggiunge a sinistra, la Torre Pozzillo, eretta come punto di difesa insieme alle altre Torri dislocate sulla costa: quella del Baglio di Carini, della Torre Muzza, della Torre della Monaca, della Torre Milioti, della Torre Ciachèa. Di queste, si narra, fossero tutte collegate tramite tunnel sotterranei al Castello.
Ma torniamo a guardare al centro del Bastione.
Al centro del bastione è posta una pietra quadrangolare che chiude una botola da cui si può notare l’altezza di tutta la struttura.
Probabilmente lo spazio sottostante veniva utilizzato come prigione.
Una scala posta al lato sinistro del bastione immette nelle stanze dei sottotetti, riservate agli alloggi della servitù.
Gentile visitatore, ti invito ora a salire attraverso questa scala per continuare la tua visita.
Una volta raggiunta la cima della scala, attraverso una porta, sarai immesso dentro una zona di servizio, in cui troverai uno splendido camino.
Da qui prosegui il tuo percorso per la visita al Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani, che è realizzato nelle stanze dei sottotetti.